La storia siamo noi
È la notte di sabato 19 febbraio 2022. Per noi italiani, almeno. Per Kamal, dall’altro lato dello schermo del mio cellulare, è già quella del 20. Dove si trova lui il fuso orario è spostato di un’ora rispetto al nostro: la mezzanotte è già stata superata.
Potrebbe non essere l’unica differenza tra il posto dove vive lui e quello dove viviamo noi: è in Ucraina, dove la guerra è più di un argomento di cronaca. È un rischio concreto. Mi ha colpito la consapevolezza quasi cinica con la quale mi parla (cinica nel senso di indifferente al naturale senso di pietà che si può provare per chi si trova nel suo Paese).
Ha vent’anni, è uno studente: uno dei tanti, uno che potrei essere io come potreste essere voi. È per questo che vi consiglio di leggere la nostra chiacchierata: perché è diversa, non più o meno buona, ma diversa da ciò che avete letto fino ad ora sulla crisi russo-ucraina. Kamal ha 20 anni e per riuscire in qualcosa che dovrebbe essere quasi scontato, sopravvivere, gli tocca prendere un’unica strada: quella della resistenza.