Il rinascimento Psichedelico

RIflessione su droghe sacre, misticismo e spiritualità

“Se le porte della percezione fossero sgombrate, ogni cosa apparirebbe com’è, infinita.” Aldous Huxley

Parlare di psichedelici è stato per molto tempo complicato, il proibizionismo e la war on drugs delle ultime decadi avevano reso ostile qualsiasi discussione scientifica sull’argomento. Ma negli ultimi anni la pubblicazione di studi clinici sull’utilizzo delle sostanze psichedeliche nella cura di alcune malattie psichiatriche, specie per la depressione, ha ampliato la comprensione dei loro effetti allontanando la visione negativa in cui sono per lungo tempo rimaste relegate.

Inoltre la recente depenalizzazione dell’uso e del possesso dei funghi allucinogeni in diverse città degli Stati Uniti e in altri paesi nel mondo ha reso più attuale il tema e rafforzato l’impressione che ci sia oggi spazio per poter fare ricerca.

Queste sostanze esistevano sulla terra ancor prima che gli umani si evolvessero, e ad oggi esistono 4 comunità che usano gli psichedelici come parte integrante della loro cultura. In queste comunità sparse in tutto il globo psichedelia vuol dire medicina, per il corpo e per la mente. Ma l’uso si estende anche a tutti i momenti di transizione della vita personale e comunitaria, dall’arrivo delle pioggie al rito per diventare adulti.
La spiritualità è parte integrante di queste società, e gli psichedelici sono usati per connettere gli individui e tutta la loro cultura a tutto il resto del creato, come una cosa sola.

Questi riti sono da sempre serviti alle persone di antiche civiltà per connettersi ai loro simili, e all’universo. Perciò quello che successe negli anni ’60 fù senza precedenti: la criminalizzazione e la successiva guerra a qualsiasi sostanza psicotropa senza distinzioni. I media e i giornali non fecero altro che alimentare questa paura con articoli distorti e manipolati, come ad esempio “L’LSD mi ha fatto diventare una prostituta” o “Ragazza partorisce una rana”.

Per 40 anni persino la scienza fu quindi bloccata ed incapace di poter fare progressi, cosa che ci riporta nel 1616 quando la scienza del telescopio fu dichiarata illegale per 143 anni.

“L’LSD serve a studiare la mente, come per l’astronomia i telescopi o per la biologia i microscopi.” Stanislav Grof

Dopo molti anni, ecco finalmente il rinascimento psichedelico. Difatti recentemente stiamo assistendo ad un esplosione di ricerche. Ma vorrei essere ben chiaro, qui si parla di persone altamente qualificate, preparate e supervisionate che assumono sostanze pure, e non di droghe da strada, potenzialmente impure prese in un ambiente non supervisionato.

Numerosi studi medici hanno dimostrato che sulla base di tutte le sostanze che conosciamo gli psichedelici raramente inducono dipendenza e la tossicità per il corpo è bassissima. La maggior parte dei problemi causati da queste sostanze proviene dal comportamento e dalla mancanza di una supervisione qualificata, difatti nelle comunità indigene che hanno a che fare con queste sostanze da moltissimo tempo, i riti sono supervisionati da sciamani esperti in un ambiente sicuro.

I ricercatori dividono gli psichedelici in varie categorie:
-i classici: LSD, mescalina, DMT e psilocibina. Ci sono varie caratteristiche associate a queste sostanze, prima fra tutte la spiritualità che conduce ad una sorta di mistico ricongiungimento,
ad esempio i non religiosi trovano l’universo, i religiosi Dio, oppure Buddha. Questo aspetto è particolarmente utile per coloro che soffrono di ansia pre-morte come i malati terminali. Quando stiamo morendo siamo particolarmente ansiosi riguardo l’esperienza che stiamo per affrontare ma è dimostrato che anche solo un trattamento con la psilocibina riduce notevolmente i livelli di ansia e porta all’accettazione della transizione.
Un altro aspetto interessante è la dissoluzione dell’ego, una sorta di viaggio al di fuori di noi, utile il trattamento dell’ alcolismo ecc..

Queste sostanze hanno il dono di aumentare la permeabilità e la connessione fra la mente cosciente e l’inconscio. Ciò significa esplorare il nostro inconscio a livelli che normalmente non siamo in grado di raggiungere. Non ce ne rendiamo conto ma buona parte delle nostre vite sono vissute inconsciamente, con azioni ripetute in automatico. Quando cammini non pensi alle tue gambe che si stanno muovendo, e molti di noi vivono la vita come dei loop.
Se hai avuto qualche trauma durante l’infanzia che in qualche modo si manifesta anche nella tua vita adulta è difficile notarlo perchè è nell’inconscio, e gli psichedelici possono dare un aiuto concreto.

Il set (le aspettative) ed il setting (l’ambiente) sono aspetti fondamenti di un esperienza psichedelica ottimale, insieme al dosaggio che intendiamo assumere. Anche i più esperti hanno profondo rispetto di questi elementi, trascurare una di queste condizioni potrebbe portare ad un bad-trip, per niente piacevole.

Nel futuro cercheremo di massimizzare i benefici dell’esperienza psichedelica, le persone potranno averne accesso molto più facilmente e saranno supervisionati da esperti che ne garantiranno la sicurezza.
Ogni sostanza elencata agisce sul cervello in un modo quasi unico, alimentando connessioni neurali, e creandone di nuove. Aumentare la neuroplasticità del cervello, riconnettersi a noi stessi e a tutto il resto, cercare di comprendere il nostro subconscio sono solo alcuni dei vari tratti che approfondiremo.

Per coloro che ancora sono scettici riguardo l’argomento rispondo citando il dottor Timothy Leary:

“La gente usa la parola “naturale” in maniera imprecisa … Quello che per me è naturale sono queste specie botaniche che interagiscono direttamente con il sistema nervoso. Quello che considero artificiale sono quattro anni ad Harvard, la Bibbia, la cattedrale di San Patrizio e gli insegnamenti della scuola domenicale.”

Ci vediamo per la seconda parte!

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