anche se non lo sai
Caro lettore, non ti spiegherò cosa diavolo è un token non-fungibile (NFT) perché, ormai, è troppo tardi, il mondo corre veloce e gli NFT sono una realtà che ogni giorno rende milionari migliaia di persone, che sta cambiando e cambierà il modo in cui vediamo le cose; quindi no, non ti spiegherò cos’è un NFT perché dovresti già saperlo. Non puoi davvero essere così fuori dal mondo.
E va bene, sai che sono magnanimo, te lo spiego brevemente, in maniera semplice semplice: un token non fungibile innanzitutto è qualcosa che non si tocca, non è materiale. E’ un pezzo di crittografia, un codice che, di base, rappresenta sia l’atto di proprietà che il certificato di autenticità di un particolare bene (di solito un media come un’immagine o un video). Questo certificato-codice è iscritto nella Blockchain, la tecnologia che sta trasformando tutto il modo di intendere i sistemi e il mondo in cui vivremo. Ma come, non sai neanche questo? Facciamo così: ti lascio due link che possano aiutarti a ripassare tutto e poi torni a
leggere qui ok? OK.
Fatto? Benissimo! Vedi che quando ti impegni sai darmi grandi soddisfazioni?
Ma tornando a noi, oggi vorrei parlarti di qualcosa che non tutti comprendono (ancora), né tutti vedono e per questo secondo me, se sei arrivato a leggere fino a qui te meriti di sapere di cosa parlo. Per molti gli NFT sono solo una bolla che prima o poi scoppierà, per altri un gioco di milionari della Silicon Valley che volevano entrare nel mercato poco accessibile dell’arte. Ma com’è possibile che un pezzo di codice che attesta che una data immagine sia tua e solo tua (nonostante tutti noi la possiamo vedere, fotocopiare ecc) arrivi a costare milioni di dollari? Vedi, alla fine se ci pensi è la stessa cosa per tutta l’arte, anche per i dipinti: tutti possiamo stampare l’immagine di un quadro di Basquiat, ma solo una persona nel
mondo possiede l’originale. Tutto questo cambiamento, potrebbe unicamente configurarsi in una digitalizzazione del fenomeno artistico figurativo, un artista continuerà a dipingere, ma non più per vendere il quadro, bensì per vendere l’NFT di quella sua opera. O ancora potrebbe scegliere di non dipingere a fatto e limitarsi a creare opere direttamente in digitale.
Pensate che nei famosi meta-versi (si esatto proprio quelli di cui non ci capiamo niente, di cui abbiamo paura, ma che non vediamo l’ora di scoprire) si organizzano già delle mostre con gli NFT, ed ecco già un primo riscontro “semi-materiale” di questi token. L’opera si fa NFT e viene esposta nell’altro mondo, il metaverso, contrapposta a quella vera, esposta nei musei fisici.
Ma ciò non basta, non esaurisce il discorso, il bello viene adesso.
Il mondo che verrà è dei curiosi, degli inventori, dei temerari e fidati sarà proprio un bel mondo da vivere
La concezione per la quale gli NFT hanno a che fare solamente con l’arte è estremamente limitante, la potenza di questo strumento va bene oltre: fondamentalmente il valore di questi token sta nel fatto che non sono fungibili (cioè?), cioè non possono essere scambiati (e quindi?), e quindi chi l’ha creato può associare a un particolare token anche una particolare funzione che solo chi lo possiede potrà esplicare. In quest’ottica un NFT può essere letteralmente qualsiasi cosa: un biglietto aereo, un invito a una festa esclusiva, la possibilità di vincere un paio di scarpe… e molto molto altro ancora, vi ho detto, praticamente qualsiasi cosa.
Gary Vee, imprenditore statunitense già milionario, ha raddoppiato il suo patrimonio cogliendo e
sfruttando al volo il valore di questo strumento rivoluzionario. Egli stesso ha creato migliaia di NFT (cioè ha fatto dei disegni, capite che divertimento), divisi in diverse categorie, cui funzione associata è la possibilità di trascorrere del tempo con lui, fare dello sport insieme o chiedergli consigli. Ora, tutto ciò lo ha reso ancora più ricco perché lui è Gary Vee ed è una grande opportunità passare del tempo con lui, essendo sostanzialmente un ispiratore di professione, ma ciò non toglie la portata rivoluzionaria della cosa
Allo stesso modo gli NFT vengono utilizzati moltissimo nel mondo del gaming e stanno spopolando giochi in cui i token sono sostanzialmente figurine che determinano caratteristiche dei personaggi ecc (ora qui le mie conoscenze calano perché non sono un nerd), c’è anche il fantacalcio comunque. Si hai capito bene, anche il fantacalcio, stupidottero, ma quello che ti fa diventare milionario.
Il mondo corre veloce lo so, ma non ti spaventare se tutto di quanto ti dico ti suona così nuovo, c’è ancora tempo e non è un problema se molte cose non le conosci: il vero problema nasce quando non si è più curiosi. Il mondo che verrà è dei curiosi, degli inventori, dei temerari e fidati sarà proprio un bel mondo da vivere