FREDDIE , FRA FILM E REALTÁ

Da Novembre dello scorso anno, “Bohemian Rapsody” ha dominato le sale cinematografiche riempiendole di persone che non si sono stancate di rivedere il film per la seconda o terza volta, io stessa sono fra loro. Ma chi è presente dietro la straordinaria figura mediatica del divo? L’immagine più comune del cantante , lo raffigura infatti con in testa una corona enorme, forse troppo pesante da portare. Per la maggior parte del tempo della sua esistenza , la droga e gli eccessi di cui è sempre stato accusato e di cui per certi versi si è fatto vanto, hanno celato aspetti fondamentali della sua vita come per esempio la cultura ed il vissuto che si nascondono dietro i versi delle sue canzoni. Forse ha contribuito il difficile rapporto con i giornalisti, sempre pronti a cercare lo scandalo come iene che cercano un cadavere per cibarsene? O, salire sul podio , conquistare il successo non è stato per lui tanto difficile quanto riuscire a gestirlo senza farsi trasportare? Egli stesso afferma in “We are the champions” che “non è stato tutto rose e fiori”, ma “una sfida di fronte l’intera razza umana”, dunque si potrebbe “archiviare il caso” sentenziando semplicemente che come per molti , “il successo gli ha dato alla testa”, non è assolutamente vero. Di certo, ciò che lo ha salvato è stato il suo amore verso il lavoro ed i fans , le ragioni che lo hanno portato a porsi come prostituta musicale delle sue canzoni per farci vivere il sogno delle sue sinfonie e pazzie. L’anno della Rivoluzione di Zanzibar di Gennaio, è importante perché è il momento in cui la famiglia Bulsara (cognome originario poi cambiato in Mercury) si rifugia in Inghilterra. Essendo il suo passato in completo contrasto con l’immagine che voleva dare di sé, non è difficile immaginare quale tipo di relazione vi fosse fra Freddie e la sua terra natia: a Zanzibar, non è ricordato da nessuno , e per alcuni , volenterosi di conoscere le sue origini, è stato perfino difficile trovare il suo certificato di nascita. Nonostante il profondo rispetto che nutriva nei confronti dei suoi genitori, non poteva prescindere da ciò ch’era interno a lui. Uomo dalla doppia personalità, e quindi pieno di paure, Mercury ha dovuto scegliere di quale dei due Freddie liberarsi. L’anno di Bohemian Rapsody rappresenta quello della scelta: attraverso la musica, il cantante si mostra per come è in realtà. L’omosessuale che è in Mercury vuole evadere dal suo labirintico corpo per potersi esprimere in tutte le sue sfaccettature. Nel suo malinconico pensiero, l’omicidio segna la rinascita, la tristezza di colui che si arrende fa a botte con la determinazione di chi , costi quel che costi, vuole riuscire. Nella misura in cui “niente importa davvero” e “non c’è scampo dalla realtà” la comprensione degli altri non serve , ma solo affrontare è la chiave risolutiva dei problemi: è ciò che fa alla sua maniera senza lasciarsi influenzare dalla direzione “in cui soffi il vento” La canzone insieme al suo “comingout” segnano un punto di non ritorno : il successo mondiale e la fine della sua relazione con l’amata Mary Austin. Nella sua solitudine, solo la cultura ,unico rifugio, predisporrà nella sua mente i testi delle canzoni che a lui veniva naturale scrivere , comporne la musica , farne le registrazioni imponendosi l’aggiunta degli effetti speciali. Il suo linguaggio, è misto di personaggi inventati , mitologia Mercuriana adattata alle situazioni ma anche vocalizzi volti a segnarci con una nota cicatrici dentro e farci suoi per mezzo della musica. Tutto l’amore che il cantante non ha ricevuto dalle persone più vicine, lo ha ricevuto dai mari di persone presenti ai suoi concerti in giro per il mondo. Ma lui ci mostra una diversa concezione d’amore, che va ben oltre il rapporto uomo-donna o uomo-uomo. La sua troppa bontà come miele ha nel tempo attratto insetti che hanno approfittato di lui, cercando il modo migliore per modellare il suo carattere a loro comodo e piacimento.

Ma se tutto si può dire, di certo non si è lasciato vincere dalla fiumana del successo : non sta a noi giudicare se in tempo o troppo tardi, ma ha agito , soprattutto negli ultimi periodi della sua vita, in modo da lasciare un bel ricordo di se e la consapevolezza, nei cuori di chi ancora oggi ne piange la scopmparsa, che sicuramente essendo ancora oggi vivo, avrebbe continuato a scrivere successi ed esser per tutti noi modello di vita edonistica da seguire secondo la nostra educazione e le nostre ferme convinzioni, con lo scopo di trarre dalle sue opere i messaggi più belli.

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