LA STORIA DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA

MA L’ACQUA IN BOTTIGLIA E’ VERAMENTE PIU’ BUONA?

Beviamo oltre 400 miliardi di litri in bottiglie d’acqua confezionata (più di quanta ne sporge dal Niagara ogni anno – abbastanza da coprire la distanza tra la terra e la luna )

MA E’ UN PROBLEMA?

Bere 8 bicchieri d’acqua dal rubinetto al giorno, come consigliato dagli esperti, costa circa 60-70 centesimi l’anno. La stessa quantità di acqua confezionata ne costa circa 1000. Come pagare 10.000 euro un panino

Questo perché paghiamo il marketing, la produzione e la distribuzione.

Vuoi sapere il bello: OLTRE LA META’ DI QUESTE BOTTIGLIE NON VENGONO RICICLATE.

Ma l’acqua in bottiglia è veramente più buona?

Bisogna iniziare il nostro discorso dal fatto che l’ACQUA E’ SEMPRE STATA GRATIS! Quella in bottiglia fino agli anni 60’ era venduta in farmacia come prodotto di nicchia. Nel 1976 tutto cambia, la famosa acqua effervescente naturale Perrier si lancia nel mercato americano come alternativa alle bevande gassate zuccherate. Gli altri marchi seguiranno a ruota.

Negli anni 90’ le grandi aziende della soda come la Coca Cola e la pepsi, capendo di non poter battere il nemico, si uniscono a lui: lanciando le proprie acque confezionate (Dasani e Acqua Fina

Dicono di vendere acqua purificata che in realtà non è altro che acqua del rubinetto. 

Acqua in bottiglia e in rubinetto hanno gli stessi standard qualitativi e di sicurezza

Il nostro è un giudizio viziato dal marketing che ci fa credere di comprare qualcosa di più nutriente e salutare, pagando un prezzo più alto. Quando l’acqua è un bene sostanzialmente gratuito. E’ dunque una questione di prestigio. Anche se la maggior parte dell’acqua proviene da Bacini e non da vere e proprie Sorgenti. 

E’ un business da 67 miliardi di dollari l’anno, e le proiezioni prevedono una crescita di più del doppio nei prossimi dieci anni. 

E’ importante comprendere che la maggior parte della plastica non viene riciclata e finisce nelle discariche, nelle foreste e negli oceani, altre vengono tritate e inviate come rifiuti nei paesi in via di sviluppo (per anni la Cina è stata la discarica dell’Occidente)

Quali sono le possibili soluzioni?

  • Bottiglie riutilizzabili
  • Promuovere le fonti di acqua pubblica

Il marketing ha trasformato una risorsa gratuita, in un’industria miliardaria e il 50 % di tutta l’acqua in bottiglia nasce come acqua del rubinetto. 

Aiuta Parolaperta nei suoi progetti dedicati all’Acqua Pubblica e all’Igiene!

Scrivici in Direct o per Mail!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post correlati

La Rivincita dell’Assurdo

“Davanti alla legge si può aspettare per tutta la vita, ma senza garanzia di accedere a ciò che si cerca.” Queste parole tanto semplici nella

Tetris

“Chi non è in grado di fare parte di una comunità civile o non ha bisogno di nulla perché basta a sé stesso, non è parte dello

Riconoscersi

L’altro giorno sono stato ad una manifestazione: causa giusta, soliti amici anche qualche volto nuovo. Nuovo un po’ spaesato; ma nuovo. Bandiere che sventolano, cori

© All rights reserved PAROLAPERTA 2023